Il Convento di Monterosso al Mare, appartenente all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini della Provincia di Genova, è sempre stato un luogo di riferimento sia per la comunità locale che per i visitatori delle Cinque Terre. Dalla storia di Monterosso si evince come i Frati Cappuccini siano sempre stati parte integrante della comunità e un chiaro riferimento spirituale; la popolazione di Monterosso ha sempre amato e rispettato il Convento che, insieme al Santuario della Madonna di Soviore, rappresenta un punto di riferimento di devozione molto intensa. Gli abitanti del paese hanno sempre coltivato, infatti, una particolare venerazione nei confronti di questo luogo che da sempre viene considerato con grande riverenza e fa parte degli affetti più cari della popolazione. Esso domina visivamente la baia monterossina ed è posto sul promontorio che separa l’antico borgo di Monterosso dalla località di Fegina che si è sviluppata in epoca più recente. Il Convento è visibile da tutte le Cinque Terre e si colloca come un forte elemento di attrazione per i turisti considerato anche l’alto valore storico e artistico dei tesori d’arte che esso contiene: si ricordano la Chiesa seicentesca in stile cappuccino con altare e coro in legno, le sue opere d’arte (fra cui la "Crocifissione" attribuita al pittore Van Dyck, "San Girolamo penitente" di Luca Cambiaso), il refettorio a volte con "La Veronica" dello Strozzi, il convento che ha mantenuto tutte le caratteristiche tipologiche di un tempo cui si aggiunge il panorama sublime che da esso si può contemplare. Il Convento viene citato su tutte le guide storico-artistiche del territorio sia italiane che internazionali e insieme alle Cinque Terre rientra nel Patrimonio dell’Unesco.