Taggia - Frati Cappuccini liguri

OFM Cappuccini LIGURIA
Pace e Bene
Cappuccini liguri
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Convento dei Cappuccini di Taggia
Via San Francesco 2
18018 Taggia (IM)

Nel 1605 Caterina Arnaldi ordina per testamento che i suoi beni vengano venduti e col ricavato si costruisca un convento ai Cappuccini in Taggia.
Si forma così una commissione per mandare ad effetto i voleri della Arnaldi.
Nel 1607 la Comunità di Taggia chiede al Padre Provinciale di Genova di mandare i Cappuccini e si obbliga a supplire con i suoi denari a quel che manca dal lascito della Arnaldi. Viene a Taggia il Padre Provinciale con i fabbricieri: non si conclude nulla, perché nel posto prescelto non c'è acqua.
Nel 1609 i Domenicani di Taggia promettono di cedere ai Cappuccini la chiesa di N. S. del Canneto inferiore, ma poi cambiano idea.
Nel 1610 il Papa prega i Domenicani di esaudire il desiderio dei Taggesi di avere i Cappuccini. Il 22 febbraio viene posta la prima pietra della nuova chiesa. Si iniziano i lavori e le famiglie taggesi fanno a gara per aiutare i Frati nella costruzione dell'edificio.
Le autorità locali decidono di « festare in perpetuo annualmente le Solennità dei Santi Domenico e Francesco, acciò si degnino aggiutare tanto in comune quanto in particolare questo popolo di Taggia » . Stabiliscono pure una tassa sulla carne macellata per aiutare la costruzione del convento. Ne nasce una disgustosa questione, perché i Domenicani ricorrono a Roma per essere esenti dallo stesso balzello.
Nel 1614 San Lorenzo da Brindisi, nella sua qualità di provinciale dei Cappuccini Genovesi, visita il convento di Taggia, porta la pace fra la popolazione e i Domenicani, compie prodigi.
Il 25 novembre del 1614 l'edificio è ultimato. Mons. Gerolamo Curlo da Taggia, vescovo di Ventimiglia, consacra la chiesa dedicandola alla SS. Concezione, S. Andrea e San Francesco d'Assisi.
Il 23 ottobre del 1810, per la soppressione napoleonica, i Frati lasciano il convento. Ne resta solo uno per la custodia della chiesa.
L'8 gennaio 1816 quattro Frati di Taggia indirizzano una lettera al re di Savoia per riavere il loro convento. Il 25 ottobre i Cappuccini ritornano a Taggia.
Nel 1866 i Frati ricevono dal Governo l'ordine di sgombrare il convento ed il primo gennaio 1867 escono dalla loro casa e cercano qua e là un asilo. Padre Agostino ed un altro Frate accettano di rimanere come cappellani; viene loro ordinato di vestire da preti, ma per due anni non obbediscono. Il convento viene adibito a scuola pubblica.
Nel 1897 i Superiori Provinciali dei Cappuccini Genovesi deliberano l'acquisto del convento di Taggia.
Nel 1909 il convento viene concesso ai Frati Cappuccini della provincia di Lione, scacciati dalla Francia, che ne fanno sede del loro Noviziato prima e poi dello Studentato. Nel 1921 i Frati Francesi riconsegnano il convento ai Genovesi.
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