Nel 1578 i Cappuccini presero luogo circa duecento metri più in alto dove si trova l'attuale convento. Nel 1616 il luogo ebbe la visita di S. Lorenzo da Brindisi, allora Provinciale della Liguria. Il convento, fabbricato su terreno franoso, nel 1630 cominciò a mostrare gravi lesioni e a nulla valsero premurose riparazioni, per cui dovette essere evacuato. Ai Cappuccini fu offerta allora la chiesetta di S. Mauro, alla marina, con poche stanze annesse. Il 30 novembre 1641 mons. Costa, Vescovo di Albenga, pose la prima pietra dell'erigendo nuovo chiostro, sopra un terreno in località detta Braia. Circa il 1685 sulla facciata della chiesa apparvero gravi lesioni, e si scoprì tosto che tutto il fabbricato aveva bisogno di rinforzi alle fondamenta. Dopo la soppressione napoleonica (1810), i Cappuccini poterono rientrare a San Remo nel 1815. Nel 1866, a seguito delle nuove leggi soppressive, rimase un solo religioso per la custodia e officiatura della chiesa, ma con proibizione di indossare l'abito cappuccino. Frattanto si provvedeva all'acquisto di un terreno attiguo, e su questo, il 16 giugno 1876, si pose la prima pietra dell'attuale fabbricato che ebbe compimento nel 1883. Sull'area del vecchio convento sorse... il Casinò municipale!